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Consulenza psicologica
Lo so.
Forse non definiresti sofferenza psicologica il continuo farsi delle domande o ripetere affermazioni come:
“Non riesco a fare tutto”, “Perché mi blocco?”
Però, quando succede (perché purtroppo succede) che non riesci a fare tutto, inizia nella tua mente un “loop” di pensieri autocritici e svalutanti che ti portano a paralizzarti e ad avere alti livelli di ansia, rabbia nei tuoi confronti, e infine, per non farsi mancare nulla, una profonda tristezza.
È comprensibile che, a questo punto, tu senta di non avere abbastanza energie e quindi cerchi di rimandare tutto o cambiare completamente strada.
Lo so.
È veramente difficile smettere di pensare alle cose da fare senza rimuginarci sopra, e smettere di preoccuparsi di cosa penseranno gli altri se non riesco a portare a termine le cose o “se fallisco”.
È difficile non incazzarsi con sé stessi quando non miglioriamo e quando ci sentiamo sopraffatti dalle 10000 cose da fare.
È davvero terribile non riuscire ad accettarsi e non sentirsi mai abbastanza, confrontarsi con gli altri e vedere che riescono a fare tutto e noi no.
Restiamo sempre un passo indietro.
Eppure sappiamo come si fa!
Sappiamo che per essere più produttivi dovremmo scegliere dove focalizzare le energie, e dove investire il proprio tempo e le proprie risorse. Abbiamo imparato che saper sfruttare l’attenzione ai dettagli, e avere degli standard elevati ci permette di raggiungere risultati soddisfacenti e in linea con i nostri obiettivi e valori personali.
In teoria sappiamo tutto, ma in pratica come si fa a smettere di sentirsi sopraffatti dalle cose da fare e poter scegliere, senza autofustigarsi ogni qualvolta non si porta a termine qualcosa?
Come si fa ad abbassare l’ansia e a provar soddisfazione autentica per ciò che si fa senza per forza vedere il negativo anche se non è andato tutto come previsto?
Come si fa a scegliere e dire di no?
Per la maggior parte delle persone potrebbe apparire abbastanza intuitivo cercare di applicare in autonomia consigli e strategie per la gestione del tempo, con l’obiettivo di cercare di incastrare tutti e migliorare le performance.
La realtà però ci dice che tutto questo può rivelarsi ancora più controproducente in quanto non ci avvicina all’idea di poter scegliere ma aumenta ancora di più la “to do list” per arrivare ad essere super efficienti e produttivi.
Il risultato?
Aumenta il senso di frustrazione e quindi riparte un circolo vizioso in cui sembra di non trovare l’exit point ma solo punti di rottura, con la conseguenza che si potrebbe essere tentati dall’idea di “mandare tutto in vacca” pur di non sentire l’ansia e la paura di non riuscire.
In più, come se non bastasse:
-
si continua a sentire un enorme senso di inadeguatezza per le continue richieste che ci si autoimpone e per la paura del giudizio degli altri;
-
si rischia di perdere ancora di più l’autodirezionalità, in scelte e obiettivi realmente significativi (intendo dire quella macro visione che motiva e guida le nostre decisioni);
-
si inseriscono regole ancora più rigide che danno un finto senso di sicurezza e non permettono di sbrogliare la matassa.
Quindi quale può essere la soluzione?
Per rompere il circolo vizioso è necessario in primis, prendere consapevolezza dei piani di azione che mettiamo in atto per proteggerci dalla nostra vulnerabilità più grande, cioè quella di sentirci inadeguati, non abbastanza bravi o performanti.
È comprensibile che tutto questo possa fare molta paura perché ci abbiamo messo una vita per costruire abitudini e comportamenti che non ci facciano sentire così.
Tutto questo però è necessario per un fine più grande: provare finalmente piena soddisfazione verso te e la tua vita.
Se ti stai chiedendo come si fa a sviluppare strategie alternative e funzionali per gestire le emozioni e i pensieri doverizzanti, ad affrontare il rimuginio legato alle cose da fare, e concretamente a scegliere su quali problemi ha davvero senso concentrarsi e dedicare le proprie energie, imparando a “rinunciare” a regole rigide autoimposte e esplorando un modo diverso di poter provare soddisfazione senza per forza dover rinunciare o evitare per la paura di non riuscire, oppure se hai già provato a fare tutto questo ma hai ottenuto esattamente il contrario, ti posso rispondere che questa volta lo facciamo insieme!
Chi sono io per poterti aiutare in questo difficile percorso?
Una perfezionista che ha scelto di rinunciare!
Nella mia esperienza di psicologa mi è capitato di frequente di affrontare queste tematiche.
Attraverso protocolli e tecniche scientificamente validate, ho supportato le persone nel prendere consapevolezza delle proprie strategie disfunzionali di pensiero volte a proteggersi da temi dolorosi e considerati inaccettabili, e a ri-costruire strategie funzionali, sane di pensiero e di gestione emotiva, per poter andare verso una maggiore flessibilità ed esplorare atteggiamenti e comportamenti nuovi, più efficaci e in linea con ciò che concretamente piacerebbe raggiungere, abbandonando così regole rigide che danno una sensazione “falsa sicurezza”.
Se vuoi sapere di più sulle mie esperienze lavorative e sui miei studi clicca qui!
So che ora ti potrebbe essere difficile immaginare un modo diverso di pensare e agire, ma se hai voglia di scoprire come potrebbe essere o strutturarsi un possibile percorso di cambiamento, ci potremo presentare in un primo colloquio conoscitivo in cui comprendere come aiutarti e una prima fase di psico-valutazione per poterti proporre il miglior trattamento possibile adatto al problema.
Se vuoi capire come poter strutturare insieme un possibile percorso:
Quanto dura e quanto costa?
Una consulenza ha una durata di 50 minuti e un costo di 65€. Se non c’è la possibilità di vederci in studio, a causa della distanza o qualsiasi altro motivo, possiamo fare tranquillamente la consulenza on-line tramite Google Meet.